Sabato sera al teatro Grandinetti consegnerò la mia Opera Alien 30 alla figlia del Grande Maestro!!!
LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Autore di effetti speciali che sono entrati nell’immaginario collettivo di generazioni e generazioni, ma anche artista a tutto tondo. Al genio di Carlo Rambaldi, tre volte premio Oscar per avere creato personaggi come E.T, King Kong e Alien, è dedicata la mostra itinerante “Arte e Cinema” che aprirà i battenti il prossimo 5 agosto a Lamezia Terme, città calabrese dove l’artista trascorse gli ultimi anni della sua vita e dove è deceduto nell’estate del 2012.
L’iniziativa, che in esclusiva mondiale esporrà le opere pittoriche di uno dei maestri indiscussi della meccatronica (gli effetti speciali ottenuti con l’unione di meccanica ed elettronica), applicata alla settima arte, è promossa da Artepozzo “Energia d’Arte Contemporanea” di Montaldeo (Alessandria) e il Quadrifoglio di Rosarno (Reggio Calabria) in stretta collaborazione con la famiglia Rambaldi, in particolare la figlia Daniela, vicepresidente del Museo intitolato al padre.
Una mostra itinerante che, dalla Calabria, farà tappa anche in altre città italiane con l’intento di mettere l’accento su un aspetto artistico della vita del papà di E.T. poco conosciuto anche dai suoi fan, la pittura. Una produzione, quella di Rambaldi, frutto di una passione coltivata sin dall’infanzia e sfociata in opere di arte figurativa e astratta mai esposte in pubblico prima d’ora e proposte, adesso, in un contesto che vedrà la partecipazione di altri pittori, scultori e fotografi di fama. La scelta di Lamezia Terme come prima tappa della mostra itinerante ha, inoltre, un significato molto particolare: alla città calabrese dove ha soggiornato negli ultimi dieci anni della sua vita e alla Calabria più in generale, terra che ha dato i natali a sua moglie Bruna Basso, infatti, Carlo Rambaldi era particolarmente legato anche se era nato a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara, nel 1925. Appassionato sin da ragazzo di meccanica intesa come fisica del movimento applicata all’arte, Rambaldi aveva sempre nutrito il sogno di dedicarsi all’arte anche se dopo la laurea all’Accademia delle Belle Arti di Bologna per lui si erano aperte le porte del cinema. Un incontro quasi casuale che avvenne, nel 1956, quando fu chiamato a Cinecittà per progettare un drago protagonista di un film di fantascienza a basso costo. Seguirono collaborazioni con Fellini, Ferreri, Pasolini e Monicelli e Dario Argento. Poi l’approdo a Hollywood, chiamato da Dino De Laurentis che lo volle per la creazione del primo “King Kong” di John Guillermin, il colossal che gli permise di conquistare la prima statuetta dell’Academy di Los Angeles. Seguirono altre produzioni di grande successo internazionale come “Alien” di Ridley Scott e, successivamente, nel 1982, la collaborazione con Steven Spielberg per quello che è considerato il suo capolavoro assoluto, “E.T.”.
“Siamo molto orgogliose – hanno affermato Angela Maioli Parodi, presidente di Artepozzo “Energia d’Arte Contemporanea”, e Annunziata Staltari, presidente del “Quadrifoglio” – di ospitare per la prima volta nel mondo le opere del grande maestro Rambaldi e di avere il privilegio di collaborare con la sua famiglia”. (ANSA).